Gv 16,29-33
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo! | |||
Commento su Gv 16,29-33 "Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio". Gv 16,29-33 Come vivere questa Parola? Siamo arrivati, anche quest'anno, all'ultima settimana del tempo pasquale, la settimana che ci prepara alla solennità di pentecoste. Il tempo vola e ci lascia con l'impressione di non aver accolto con piena consapevolezza il dono di Dio in queste settimane. Proviamo a vivere la riflessione sui vangeli dei prossimi giorni come un possibile percorso di fede, per approfondire l'esperienza di amore di Gesù per noi e esprimere il nostro amore, la nostra disponibilità alla sua divina umanità. Al termine dei discorsi della notte dell'ultima cena, Giovanni evangelista ci consegna una frase categorica dei discepoli, quelli stessi che poche ore dopo scapperanno impauriti e sfiduciati. Sembra, da queste parole, che abbiano riconosciuto Gesù come uscito da Dio e colmo della sua onniscienza. La parola di Gesù aveva colmato la loro sete di capire, erano ormai sicuri che egli avesse una risposta completa e soddisfacente per ogni questione. Aveva superato tutte le prove dei cosiddetti avversari, ma anche i dubbi che attraversavano il cuore e la mente degli amici erano completamente dissipati. Questa sicurezza "cognitiva" non li difende dallo sconcerto che proveranno nelle ore, nei giorni successivi. Davvero lì per lì sono dispersi e disperati. Ma è forte ed autentica l'esperienza che hanno fatto di lui: sono sicuri che egli venga da Dio. Non se l'aspettavano un attentato così violento da parte degli uomini a Dio stesso, non pensavano il male così possibile. Sarà l'apparizione di Gesù risorto, silente, pacifico vincitore del male e della morte a rincuorarli. Tornerà così alla loro memoria la sicurezza provata della sua parola, la certezza che egli ha davvero una risposta a tutte le questioni. Proveranno con maggior intensità che egli viene proprio da Dio. Intelligenza, emozioni e sentimenti si armonizzeranno e la fede nella persona di Gesù risorto diventerà segno indelebile impresso nella loro umanità e secondo questo segno muoveranno ogni loro nuovo passo. Signore, la nostra mente cerchi di conoscerti sempre più e sempre meglio. La bellezza della tua sapienza senza confini non ci allontani dalla tua croce, dalla sofferenza che hai provato, superato e che non ha sminuito la tua onniscienza, ma l'ha dilatata oltre ogni campo del sapere. |
domenica 17 maggio 2015
Vangelo del giorno 18/05/2015
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