domenica 3 maggio 2015

Vangelo del giorno 04/05/2015

Gv 14,21-26
Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome vi insegnerà ogni cosa.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Parola del Signore


Commento su Giovanni 14,21-26

Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui".
Gv 14,21-26


Come vivere questa Parola?

Questo testo di oggi rivela l'intensità di un amore che, da parte di Dio, diventa promessa di un'inimmaginabile intimità. 

Ancora una volta l'evangelista Giovanni c'introduce nelle profondità del mistero di Dio-Amore. Però bisogna anche notare che ci mette al riparo da ogni illusione. In lui la dimensione della profondità va di pari passo con quella della concretezza, del realismo inequivocabile. Dice infatti: "Chi mi ama osserva la mia parola", cioè traduce in pratica di vita i miei insegnamenti. L'aspirazione tipica dell'uomo di oggi è, anche in modo vago e spesso distorto, aspirazione alla mistica. Si vuole cioè essere introdotti nel mistero di Dio; giustamente non ci si accontenta più di una fede divenuta solo norma morale o addirittura moralistica. 

E ciò è molto positivo! L'inquietudine del cuore umano è infatti, come per S.Agostino, l'ago magnetico di una bussola che, pur dentro il suo oscillare, cerca Dio. Bisogna però fare chiarezza. Se "osservi" cioè vivi la Parola del Signore a cominciare dai comandamenti, se orienti le tue giornate al primato di tutto, che è il comandamento dell'amore vicendevole, allora sì che a un certo momento, in qualche modo sperimenti che Dio Padre Figlio e Spirito Santo, Dio-Amore trinitario abita in te. E ciò con tutte le conseguenze del caso, che sono profonda pace e più ampia capacità di amare.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, passo del tempo alla gioia del ringraziamento. Lascio che questa Parola mi penetri, mi rassereni, mi dia la misura di quanto vale la mia persona, la mia vita, il mio stesso corpo, dentro questa intimità col Signore. Intanto prego:

Mio Dio, Trinità che adoro, rimani in me e fa' che io rimanga talmente nel tuo amore da scaraventare fuori dalla mia vita ogni illusione: la pretesa di possederti senza unire la mia volontà alla tua che sempre mi comandi di amare il mio prossimo.

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