lunedì 11 maggio 2015

Vangelo del giorno 12/05/2015

Gv 16,5-11
Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

Parola del Signore


Commento su Gv 16,5-11

«È bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Paraclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.»

Gv 16,5-11

Come vivere questa Parola?
Pensiamo che i discepoli si siano rattristitati, quando Gesù disse loro che egli se ne sarebbe andato: sarebbero rimasti soli, che cosa avrebbero potuto fare senza il loro maestro?... Ma Gesù promette subito la venuta dello Spirito Santo, che avrebbe dato loro la forza e la luce per continuare la sua missione: dunque Gesù stesso continuerà ad essere presente in loro attraverso lo Spirito.

Così, tramite lo Spirito, Gesù con i suoi discepoli porterà a compimento la sua vittoria sul male. Lo Spirito li ispira, li guida, li conduce, li rafforza, perché essi, iniziando il tempo della Chiesa dopo la risurrezione fino alla conclusione della storia portino una vita nuova agli uomini. Anche se perseguitati e odiati, lo Spirito sarà presente in essi, Gesù darà loro la sua Parola e il suo Pane per sorreggerli e irrobustirli.
O Spirito, che mai ci abbandoni, vieni in soccorso della nostra debolezza, fa' che rimaniamo sempre tuoi fedeli ascoltatori ci lasciamo ammaestrare da te.

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