domenica 28 giugno 2015

Vangelo del giorno 29/06/2015

Mt 16,13-19
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Parola del Signore


Commento su Matteo 16,13-19

Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Mt 16,13-19


Come vivere questa parola?

Oggi la Chiesa festeggia due personalità tanto diverse tra loro, ma identiche nella forza di una fede bruciante d'amore con qui si sono consegnati a Cristo Gesù. Proprio così facendo sono diventati le pietre di fondamento della Chiesa nascente.

Una nota importantissima: tanto Pietro che Paolo erano due persone che caddero nel peccato. Pietro, per paura, aveva rinnegato Gesù nella notte della Passione. Paolo, per superba persuasione di essere integerrimo osservante della legge, erano usciti dal vero cammino spirituale che è crescita nell'amore di Dio e nell'amore del prossimo, sempre dentro la consapevolezza della propria povertà spirituale e di un grande, continuo bisogno della grazia di Dio a sostegno di una lucida fattiva volontà di amare.

È a questa condizione che gli occhi del cuore si illuminano e il credente arriva a scoprire in Gesù "Il Figlio del Dio vivente, il proprio salvatore.

Signore, anch'io come Pietro e Paolo pur troppo ho conosciuto la tenebra, il non senso, l'allontanarmi da Te che è propriamente il peccato.

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