lunedì 15 giugno 2015

Vangelo del giorno 16/06/2015

Mt 5,43-48
Amate i vostri nemici.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore


Commento su Mt 5, 43-48
"Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano."

Mt 5, 43-48

Come vivere questa Parola?

Amare i nemici è la richiesta più scandalosa del vangelo, secondo me. Sopportare, tollerare i nemici sono azioni che presentano un limite accettabile. Si può fare! Amarli no! Va proprio oltre. Chiede un'energia nuova che nasce dall'essere abitati da Dio e dall'essere sollecitati a vivere un amore fatto non solo di sentimento ma anche di intelligenza, di ragione e comprensione (agape). Conosciamo dai Vangeli come Gesù abbia amato i nemici. Ma io, e credo con me molti altri... ci metteremo molto a cambiare prospettiva e sforzarci di guardare diversamente l'altro. Oggi assistiamo a vere persecuzioni, cruente, umilianti, che nascono per ragioni religiose e non solo, che hanno di mira l'eliminazione dei cristiani. Ma la radice di questo odio che oppone, è la stessa che fa nascere le nostre meschine opposizioni di ogni giorno che ci rendono insopportabili i vicini di casa, i parenti, i colleghi di lavoro. Amare i nemici e pregare per chi ci perseguita non è accettare come buona ogni ingiustizia, ogni forma di non rispetto, ma è dividere l'azione ingiusta e irrispettosa da chi la compie e coltivare misericordia per la persona, pur condannando e denunciando l'atto scorretto. Amare è la meta di un allenamento a cui non basta una vita per dirsi compiuto.

Signore, amore e preghiera in noi nascono da un dono tuo. Non stancarti di farcelo, questo regalo... e cercheremo di amare e pregare come ci hai insegnato tu.

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