Lc 21,25-28.34-36
La vostra liberazione è vicina. | |||
Commento su Luca 21,25-28.34-36 Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». Lc 21,25-28.34-36 Come vivere questa Parola? Inizia oggi, con l'Avvento, il nuovo anno liturgico. La mente va subito al Natale: memoriale di un evento che ha radicalmente cambiato la storia. La liturgia ne attualizza la presenza, così che la sua celebrazione non si riduce a una semplice rievocazione. Tuttavia, nella sua dimensione temporale, esso appartiene al passato, mentre il termine "Avvento" parla di "avvenire", proietta verso il futuro. Certo, senza mai scindersi da quel punto focale che è stato e rimane l'irruzione storica di Dio nel nostro tempo con l'incarnazione. Gesù è venuto, Gesù continua ad essere presente in mezzo a noi, continua a venire nel nostro oggi, continua a bussare alle nostre porte, ma egli stesso ci ha sollecitati a rimanere ben desti nell'attesa del suo ritorno. Ne parla anche nella liturgia odierna, incastonandolo in un discorso di chiara matrice apocalittica: sconvolgimento dei cieli, fragore del mare, repentinità di eventi che colgono alla sprovvista gettando nell'angoscia. In questo scombussolamento totale, l'invito inatteso e rassicurante: "Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina" |
sabato 28 novembre 2015
Vangelo del giorno 29/11/2015
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