Lc 19,41-44
Se avessi compreso quello che porta alla pace! | |||
Commento su Lc. 19, 41-44 " Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». Lc. 19, 41-44 Come vivere questa Parola? Le lacrime impotenti di Gesù, figura della sua morte, esprimono la potenza di un amore senza limiti. L'amore muore perché non è amato. Il pianto di Gesù rivela il mistero più grande di Dio: la sua passione per noi! Quel popolo amato, quella città santa che, per la durezza del suo cuore, per la presunzione della sua mente e per l'orgoglio della sua vita, non l'ha riconosciuto! E Dio, di fronte alla nostra libertà, alle nostre scelte, si ferma e l'unica cosa che può fare è piangere! Il pianto esprime l'impotenza davanti al rifiuto, ma rivela pure la grandezza di un amore fedele anche nell'infedeltà! Dentro questo amore, fedele fino "alla morte e alla morte di croce" (Fil 2,8), il cuore intuisce la luce della Speranza e della Misericordia, l'unica che riesce a sconfiggere la durezza del nostro male e del nostro peccato. Aiuta anche noi Signore a saper piangere! |
mercoledì 18 novembre 2015
Vangelo del giorno 19/11/2015
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