mercoledì 4 novembre 2015

Vangelo del giorno 05/11/2015

Lc 15,1-10
Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Parola del Signore


Commento su Lc 15,1-10

"Allora egli disse loro questa parabola: "Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta. Così vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione."

Lc 15,1-10

Come vivere questa Parola?

Di fronte alle critiche dei farisei e degli scribi sul fatto che il Maestro stava a mensa con i peccatori, Gesù racconta le parabole della misericordia. "Brevi tratteggi, plasticamente efficaci, dicono l'attenzione amorosa e la preoccupazione sincera di Dio che va in cerca dell'uomo che si è perduto".

Sono istantanee di un Dio che non si accontenta di aspettare un ritorno, a volte, difficile e arduo, ma di un Pastore/Padre che si muove, facilita l'incontro, spiana la strada a chi si è reso lontano. E gioisce per averlo ritrovato. Questo è il senso e il messaggio di speranza con il quale il Giubileo della Misericordia vuole raggiungere tutti noi, spesso sperduti e soli.

Nessun commento:

Posta un commento