Mt 7,7-12
Chiunque chiede, riceve. | |||
Commento su Matteo 7,7-12 Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. Mt 7,7-12 Come vivere questa Parola? Tutte le parole di Gesù splendono di verità e rispondono alle esigenze più profonde del cuore umano e della vita, ma questa è veramente aurea, sì la legge aurea del vangelo. Capovolge infatti una malformazione dovuta al peccato delle origini e impegna l'uomo a vivere secondo la nobiltà e bellezza della sua natura così come sgorgò dalle mani del Creatore. La malformazione consiste in questo: siamo sempre propensi a volere che gli altri facciano a noi gentilezze, o almeno ci trattino con stima, rispetto, possibilmente anche affetto. E ciò è giusto. Il male però è quello di volere intensamente solo questo, avendo per centro di ogni attenzione noi stessi e basta. Un comportamento di questo tipo è, in genere, delle persone che hanno tagliato il filo dall'alto: il rapporto con Dio creatore e salvatore. Sì, quando viene a mancare questo rapporto, la vita intera è come una ragnatela che non regge più, si rattrappisce avviluppata attorno al ragno che ne muore soffocato. Il correttivo, dunque, della malformazione è questo: a me piace essere stimato, eccomi a dare dimostrazioni di stima anzitutto alle persone più vicine a me. Io amo essere compreso, valorizzato in quelli che sono i miei doni, m'impegno a cogliere quello che c'è di bello e di buono nei familiari e collaboratori, promuovendoli e incoraggiandoli con stima e amore. Come si dispiega bene, allora, la rete delle relazioni e come è bello vivere in questo modo. È promuovere la vita! È spostare la propria attenzione dal proprio ombelico al solare centro del mondo: l'amore. Gesù, tu che non hai tenuta stretta la tua vita ma l'hai donata sulla croce, dammi di scegliere il comodo degli altri, ciò che li fa contenti. |
mercoledì 25 febbraio 2015
Vangelo del giorno 26/02/2015
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