In un piccolo paese del
Sud-Italia, la figlia di un uomo chiese al sacerdote di andare a casa sua per
un momento di preghiera con suo padre che era molto malato. Quando il sacerdote
arrivò nella povera casa, trovó l’uomo nel suo letto con la testa sollevata da
due cuscini. C’era una sedia a lato del letto e il sacerdote pensó che fosse
stata messa lí per la sua visita. “Penso che lei mi stesse aspettando”, gli
disse. “Veramente no! Ma lo stesso è benvenuto! E chi è lei?”, disse l’uomo
malato. “Io sono il parroco; sua figlia mi ha chiamato perché io pregasse con
lei. Quando sono entrato ho visto la sedia vuota a lato del suo letto ed ho
pensato che fosse stata messa lí per me”. “Ah, la sedia”, disse il malato; poi
continuó: “Le dispiace chiudere la porta?”. Il sacerdote, sorpreso, chiuse la
porta. Il malato gli disse: “Senta, questo non l’ho mai detto a nessuno; io ho
trascorso tutta la mia vita senza sapere come pregare. Quando entravo in
chiesa, sentivo sempre le prediche sulla preghiera, su come si deve pregare,
sui benefici che porta la preghiera…, peró tutte queste cose, non so perché, mi
entravano da un orecchio e mi uscivano dall’altra. Insomma non avevo idea di
come pregare. Ho continuato cosí fino a 4 anni fa. Poi, un giorno ne parlai con
il mio migliore amico e lui mi disse: <Giuseppe, la preghiera è
semplicemente avere una conversazione con Gesú. Ti suggerisco di fare cosí: tu
siediti su una sedia e metti un’altra sedia vuota davanti a te, quindi guarda
con fede Gesú seduto davanti a te. Non è una stupidata farlo, perché Gesú
stesso ha detto: Io saró sempre con voi. Poi parlagli e ascoltalo, cosí come
stai facendo adesso con me>. Ho provato una volta, continuó il malato, poi
altre volte, e mi è piaciuto talmente che da allora lo faccio almeno un paio di
ore al giorno. Sto sempre molto attento a non farmi vedere da mia figlia…,
altrimenti mi farebbe subito ricoverare in un manicomio”. Il sacerdote a questo
racconto provó una grande emozione e disse a Giuseppe che ció che faceva era molto buono e gli
consiglió di non smettere mai. Poi pregó con lui, gli diede la benedizione e
andó via. Quella sera stessa, la figlia di Giuseppe lo chiamò per dirgli che
suo padre era morto. E raccontò: “Dopo la sua visita, verso le 2 del pomeriggio
mio padre mi chiamò. Io andai da lui e lo vidi nel suo letto. Mio padre mi
disse che mi amava molto e mi diede un bacio. Poi uscii per fare dei servizi e
quando tornai, 2-3 ore dopo lo trovai morto. Certo che doveva esserci qualcosa
di strano, perché poco prima di morire deve essersi alzato dal letto e
avvicinato alla sedia che era accanto al letto: infatti l’ho trovato con la
testa appoggiata su di essa. Lei che ne pensa?”. Il sacerdote, profondamente
commosso, si asciugò le lacrime dall’emozione e rispose: “Magari tutti noi
potessimo andarcene in questo modo!”.
Nessun commento:
Posta un commento