Mc 1,29-39
Guarì molti che erano affetti da varie malattie. | |||
Commento su Marco 1,29-39 Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Mc 1,29-39 Come vivere questa Parola? La liturgia di oggi presenta Gesù impegnato nella sua opera taumaturgica. Entrato in casa di Pietro ne guarisce la suocera, poi si china sui malati che la folla gli presenta. Una ressa di disperati che accorrono a lui cercando sollievo dalle loro infermità. La sua fama si diffonde rapidamente e lo si vorrebbe trattenere nel proprio territorio. Non ci sarebbe che da rallegrarsi: in fondo egli è venuto per mostrare il volto misericordioso del Padre che si prende cura di ogni persona e questo suo prodigarsi soprattutto per chi è maggiormente nel bisogno ne è la dimostrazione più eloquente, a cui corrisponde l'accalcarsi entusiasta della folla. Gesù, invece, sente il bisogno di prendere le distanze dal plauso che tende a risucchiarlo trattenendolo nell'euforia del successo. Egli è venuto in adesione al volere del Padre e di questa volontà intende fare il connettivo della sua esistenza. Ed eccolo raccogliersi in preghiera, in ascolto, per poi rialzarsi avendo chiara la direzione da seguire. Non tutto ciò che è oggettivamente bene coincide necessariamente con ciò che Dio si attende da noi. Il lasciarsi assorbire disordinatamente anche nelle imprese più sante, senza mai confrontarsi in un sereno e tranquillo a tu per tu con Dio, rischia di farci consumare le energie senza realizzare la missione che ci è stata affidata e in vista della quale abbiamo ricevuto i doni che ci qualificano. Mi impegno, quest'oggi, a ritagliarmi uno spazio tranquillo da dedicare a un confronto con il Signore per evitare di correre senza meta e quindi di precludermi la possibilità di raggiungere il traguardo. Donami, Signore, la luce necessaria per cogliere la tua volontà e ad essa subordinare le mie scelte. |
domenica 8 febbraio 2015
Vangelo del giorno 08/02/2015
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