mercoledì 4 febbraio 2015

Vangelo del giorno 05/02/2015

Mc 6,7-13
Prese a mandarli.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Parola del Signore


Commento su Mc 6, 7-13


«Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due... E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient'altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche».

Mc 6, 7-13

Come vivere questa Parola?

Abbiamo fatto tutti l'esperienza di intraprendere un viaggio lungo e impegnativo. Prima di partire ci prepariamo pensando a tutto quello che occorre, magari compilando una lista accurata delle cose più necessarie e, prima di chiudere il bagaglio, procediamo anche ad un controllo. Pensavo proprio a questa esperienza, mentre meditavo il Vangelo di oggi. Perché Gesù fa anche lui una lista: ma la lista di tutte quelle cose di cui i suoi discepoli possono fare a meno e che non devono portare con sé. «E ordinò loro di non prendere per il viaggio né pane, né sacca, né denaro nella cintura... e di non portare due tuniche». Occorre che i discepoli non si sovraccarichino di tante cose, ma che si presentino solo col necessario, davanti alla Parola che portano e che annunciano. Non è ammessa nessuna sicurezza materiale, nessun fardello di ricchezza che appesantisca il cammino, ma solo l'abbandono fiducioso alla Parola. La Parola costituisce l'unico tesoro e tanto basta!

Il denaro, il prestigio sociale, il potere, grande o piccolo che sia, sono tentazioni e piaghe per la Chiesa destinata all'annuncio della Parola e alla missione. Qualunque sia la nostra povertà, è sempre come poveri e liberi dal mondo e da noi stessi che il Signore ci manda in missione ai nostri fratelli ad annunciare la sua Parola, l'unico tesoro che conta!

Come si evince dal testo evangelico, c'è una costante nelle parole di Gesù: una radicale fiducia nella Parola. Egli vuole che i suoi discepoli capiscano che il Vangelo e la conversione non sono una dottrina di cui fare propaganda, e nemmeno un prodotto da vendere mettendo in gioco i meccanismi del denaro e del potere. L'unica forza del missionario è la Parola.


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