Mt 6,7-15
Voi dunque pregate così. | |||
Commento su Matteo 6,7-15 Sia santificato il tuo nome. Mt 6,7-15 Come vivere questa Parola? Gesù stesso ci ha insegnato a pregare. Perché lamentarci di non saperlo fare? Questa espressione è proprio la prima richiesta rivolta al Padre, incastonata in quella preghiera semplicissima e profonda che è il Padre nostro. Ecco, chiedere che il nome di Dio sia santificato, significa volerlo glorificare e lodare. Sia santificato il tuo nome vuol dire anzitutto accorgerci che siamo in un mondo creato per noi da Dio e consegnato alla nostra cura, alla nostra lode, alla nostra gioia. Sì, il grande S. Ireneo di Lione ha colto in profondità quello che noi siamo, quando ha detto che l'uomo è la vivente gloria di Dio. Ma lo dimentichiamo di fatto quando ci rendiamo conto delle meraviglie che ci circondano: il cielo, la terra, il mare, l'umile fiore dell'erba e il monte gigante, il gatto, l'uccello, il bambino. Il grande Papa Paolo VI ha scritto nelle sue pagine intime: "Questo mondo immenso misterioso magnifico, questo universo dalle mille forze, dalle mille leggi, dalle mille bellezze, dalle mille profondità, è un panorama incantevole. Mi assale il rammarico di non aver osservato quanto meritavano le meraviglie della natura, le ricchezze sorprendenti del macrocosmo e del microcosmo". Ecco, educarsi alla gioia di vivere consapevolmente il creato e la bellezza che è intorno a noi vuol dire respirare e vivere questa petizione della preghiera del Padre nostro. "Sia santificato il tuo nome". Sia lodato nel mio cuore e sussurrato dalle mie labbra. Vado per la strada non distratto, indaffarato o annoiato. Ci vado scoprendo che il cielo sereno o con nuvole è bello, ciuffi d'erba o alberi sono vivi, eloquenti. Tutto ha in sé una lode e io sono qui a sprigionarla. Vivo per darle voce e gioia di grazie nel mio cuore. |
martedì 24 febbraio 2015
Vangelo del giorno 24/02/2015
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