Mc 3,20-21
I suoi dicevano: «E' fuori di sé». | |||
Commento su Mc 3, 20-21 «Allora i suoi [...] uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: "È fuori di sé"» Mc 3, 20-21 Come vivere questa Parola? Gesù ha subito molte incomprensioni da parte delle persone che gli erano vicine, anche dai suoi stessi parenti, che lo considerano quasi impazzito e vogliono quindi tenerlo sotto il loro stretto controllo. Quando egli non sembra adeguarsi agli schemi e alle logiche umane, trova l'opposizione degli altri: egli è fuori dai propri comodi, interessi, fama, è fuori dal proprio "ego: si dona interamente all'amore e alle esigenze dell'umanità bisognosa e peccatrice. Il brano evangelico di oggi esprime dunque due mentalità opposte: quella di Cristo (che vuole donarsi senza riserve) e quella dei parenti (interessati al buon nome e al controllo delle sue azioni). Gesù ci insegna ad uscire dalle nostre piccole e grette preoccupazioni umane per aprirci alla "follia" dell'amore e della croce (cf 1 Cor 1,18-25), a mettere in primo piano le esigenze di Dio, a guardarci dalle nostre meschine e borghesi preoccupazioni, dai nostri vantaggi e utilitaristici interessi. Essere con Gesù richiede un profondo cambiamento di mentalità, una radicale conversione al pensiero di Dio, ad accettare i suoi progetti e a lasciarsi sconvolgere dalle sue novità.
O Dio Padre, aiutami ad uscire dai miei tornaconti e apprensioni egoistiche, per entrare nell'amore sconfinato e libero che ci hai donato nel tuo Figlio e accogliere la tua Sapienza.
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venerdì 23 gennaio 2015
Vangelo del giorno 24/01/2015
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