sabato 17 gennaio 2015

Vangelo del giorno 18/01/2015

Gv 1,35-42
Videro dove dimorava e rimasero con lui.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

Parola del Signore 


Commento su Giovanni 1,35-42

"Che cosa cercate?" Gli risposero: "Rabbì - che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?" Disse loro: "Venite e vedrete."
Gv 1,35-42


Come vivere questa Parola?

Certamente è capitato a tutti noi di immaginare la scena e, probabilmente, desiderare di essere uno di quei discepoli che Gesù invita a casa sua. Sembra quasi di trovarsi dentro una sequenza di un film: un momento ricco di una vicenda che affascina. Giovanni è con due dei suoi discepoli, vede Gesù e fissa lo sguardo su di Lui. I due seguono il suo sguardo e sono calamitati da Colui che Giovanni contempla. Così passano dallo stare con Giovanni al seguire Gesù dimorando con Lui. Una scena dinamica e intensa.

Un salto di qualità si opera nella vita dei due discepoli: essi passano dallo stare e ascoltare al seguire e conoscere, cioè dal sapere qualcosa sul Messia a farne di Lui un'esperienza profonda e intima.

Quando si vuole incontrare intimamente Gesù è necessario operare un salto esistenziale: dal fare le cose per Lui allo stare con Lui gratuitamente!

Oggi, nel mio rientro al cuore, trovo un momento di solitudine e silenzio e contemplo la sua presenza in me, se posso mi metto in adorazione davanti all'Eucaristia,

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