Mc 1,7-11
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento. | |||
Commento su Mc 1, 7-11 "E subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento». Mc 1, 7-11 Come vivere questa Parola? Si chiude oggi il ciclo liturgico natalizio. In questa festa del Battesimo di Gesù, gli evangelisti narrano un fatto di estrema importanza. Gesù, per trent'anni, aveva condotto un'esistenza del tutto ordinaria nell'anonimato della casa e della bottega di Giuseppe, il carpentiere di Nazareth, che la gente riteneva fosse suo padre. Ma questa è un'ora in cui l'umanità di Gesù viene investita dall'alto e portata, nel vortice dello Spirito, dentro la realtà-fuoco d'amore della Trinità Santissima. Ecco: l'uomo Gesù che esce dalle acque come tutti coloro che vi erano entrati a ricevere un battesimo di penitenza, ora diventa pienamente consapevole che Lui, e non altri, è venuto a battezzare ?non con acqua ma con lo Spirito Santo'. La manifestazione è semplice ma profonda. Una colomba evoca la presenza dello Spirito Santo: la sua azione di solito discretissima e riservata, nella vita di chi crede veramente. E ?una voce dal cielo': la voce del Padre riconosce in Gesù il Figlio per eccellenza, oggetto di un compiacimento che dice inesprimibile AMORE infinito nei suoi confronti. Ecco: il nostro vivere da cristiani è immerso in questa certezza: questo ineffabile AMORE del Padre per il Figlio non solo trova risposta in Lui ma avvolge anche ognuno di noi che vive il proprio battesimo. |
domenica 11 gennaio 2015
Vangelo del giorno 11/01/2015
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