martedì 22 dicembre 2015

Vangelo del giorno 22/12/2015

Lc 1,46-55
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Parola del Signore

"Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata...."

Lc 1,46-55

Come vivere questa Parola?

Da quando Maria pronuncia queste parole è successo qualcosa che ha permesso il realizzarsi dell'avvenimento cantato da Lei? C'è forse stata una rivoluzione sociale ed esterna, per cui i ricchi sono, improvvisamente, impoveriti e gli affamati sono stati saziati di cibo? C'è stata forse una più giusta distribuzione di cibo fra le classi? No. Forse i potenti sono stati rovesciati materialmente dai troni e gli umili innalzati? No. Erode ha continuato ad essere chiamato "il Grande" e Maria e Giuseppe sono dovuti fuggire in Egitto a causa sua. Se dunque quello che ci si aspettava era un cambiamento sociale e visibile, c'è stata una smentita totale da parte della storia. Allora dove è accaduto quel rovesciamento? (Perché esso è accaduto!). È accaduto nella fede!

Ricchi "con la fede", ricchi "del Regno": ecco ciò che ormai fa la differenza. Maria parla di ricchezza e povertà a partire da Dio; prende come misura Dio, non l'uomo. Stabilisce in Lui il criterio definitivo.

Nell'incarnazione è anticipato il modo con cui questo Redentore salverà il suo popolo: con la povertà, con l'umile sofferenza e l'obbedienza.

Maria può proclamare la beatitudine degli umili e dei poveri perché è lei stessa tra gli umili e i poveri. Il rovesciamento da lei prospettato deve avvenire anzitutto nell'intimo di chi ripete e prega il Magnificat. Il cantico di Maria ci scruta a fondo e chiede conversione!

Che stolto sarei se continuassi a ripetere, con Maria, che Dio guarda verso gli umili, che si accosta a loro, mentre continuassi a bramare il potere, un posto più alto, una promozione umana, un avanzamento di carriera e perdessi la pace se esso tarda ad arrivare. Maria ci insegna le vie di Dio. Il Magnificat è davvero una meravigliosa scuola di sapienza evangelica!

Aiutaci Maria ad entrare nella logica di Dio. Aiutaci tu ad entrare in questo Natale con umiltà e verità, consapevoli della nostra lontananza e povertà, ma fiduciosi dell'infinita Misericordia di Dio

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