Gv 11,19-27
Io credo che sei il Cristo, il Figlio di Dio. | |||
Commento a Gv 11,19-27 Marta invece era distolta per i molti servizi L'uomo è perennemente assalito dalle cose. Non si tratta in nessun caso di un assalto momentaneo. Esso è perenne, attimo per attimo e giorno per giorno, senza alcuna tregua. È questa una guerra perenne, senza alcun armistizio. Siamo assaliti e travolti dalle cose da fare. Esse ci tolgono ogni respiro di vita. Non si ha tempo oggi neanche per celebrare con dignità il giorno del Signore. Il tempo non basta mai. Più ne abbiamo e più non è sufficiente, proprio a causa di questo attacco selvaggio delle cose verso di noi. E più tempo diamo alle cose e più esse se ne prendono, fino a toglierci il respiro. Possiamo affermare che oggi l'uomo è perennemente distolto non solo per le grandi cose, spesso anche per le piccolissime, addirittura anche dall'ozio, dal non fare niente, dalla futilità e dalla vanità. Poiché le cose sono la materia, chi ne fa le spese è lo spirito, l'anima. Questi vengono privati del loro vero ossigeno che è il contatto con il divino, con Dio, nella sua Parola, nei suoi sacramenti, nella preghiera, nella comunione fraterna, dalla quale si può attingere un grande bene. Il nostro coinvolgimento nelle cose è così invasivo, da non comprendere chi accanto a noi vive una vita regolata, sana, ordinata, nella quale lo spirito e l'anima conservano sempre il primo posto, il posto d'onore e di privilegio che spetta loro. Vorremmo che anche loro si lasciassero coinvolgere assieme a noi in questo vortice che soffoca lo spirito e lo rende incapace di governare l'uomo secondo verità e giustizia, santità e grazia, verità e profonda e immensa carità. Chi si lascia afferrare dalle cose, diviene cosa tra le cose. Perde la sua vera identità. Chi invece si lascia conquistare dallo spirito e dona ad esso il suo buon nutrimento, dallo spirito sempre portato nella più alta verità, dona verità ad ogni cosa. Tutto è visto secondo sapienza divina ed eterna. Tutto riceve il suo giusto valore. Tutto acquisisce la sua verità di origine. Lo spirito portato nella verità libera le nostre relazioni dalla menzogna che sempre le avvolge. Uno spirito vero vede secondo verità. Uno spirito libero agisce sempre secondo libertà. Uno spirito di luce illumina ogni cosa. Marta è figura, simbolo del mondo che si lascia sempre attrarre e travolgere dalle cose, fino al nervosismo, alla perdita di identità spirituale e morale. Questa donna pensa che la relazione con le persone si debba necessariamente fondare sulle cose. Ignora però che alcune cose sono vere e altre false, alcune gradite e altre sgradite, alcune buone e altre cattive. Questa donna manca del vero discernimento. Fa e basta. Non sa che quando si è nella vera sapienza del cuore e della mente, a volte neanche si deve fare, perché nessuno necessita delle cose che noi intendiamo fare. Maria invece è donna saggia, prudente, accorta. Prima porta se stessa nella verità, nella sapienza che vengono da Dio, dal Cielo, e che sono tutte in Cristo Gesù. Una volta che il suo spirito è pieno di luce, di verità, di sapienza soprannaturale ed eterna, potrà svolgere ogni altra cosa con grande semplicità. Saprà che molte cose sono inutili, altre dannose, altre ancora non gradite e si limiterà a fare solo ciò che è molto buono. Apparentemente Maria ha perso tempo. In realtà ne ha guadagnato molto. Marta sembra colei che non vuole sciupare il tempo, mentre in realtà ne sta perdendo moltissimo, perché fa cose inutili. Un'ora data a Dio per ricolmarci di grazia e di verità, di sapienza e di luce, di giustizia e di santità, ci fa guadagnare tutta la vita e tutta l'eternità, perché ci fa fare cose solo utili per la terra e per il Cielo. Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, ricolmateci di vera sapienza. |
mercoledì 29 luglio 2015
Vangelo del giorno 29/07/2015
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