Lc 1,46-55
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente. | |||
Commento su Lc 1, 46-55 «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata [...]». Lc 1, 46-55 Come vivere questa Parola? Siamo ormai sulla soglia del natale! E la Liturgia fa bene, in questi ultimi giorni di Avvento, a concentrare la nostra attenzione spirituale sulla figura di Maria, che diviene così il modello più sublime di preparazione immediata al grande evento. Il Vangelo odierno ci riporta il Magnificat, il canto proprio di Maria, "il canto di tutte le meraviglie" In esso si sente già risuonare in anticipo la voce stessa di Gesù nel suo Vangelo: la grandezza degli umili, la benedizione dei piccoli, il capovolgimento operato dalla mano del Signore nell'innalzare i poveri e nel rovesciare i potenti, la gioia di coloro che il mondo ignora... Tutto questo che Maria annuncia nel suo canto non è forse quanto le Beatitudini e il discorso della montagna promulgheranno nel Vangelo di Gesù? Il canto di Maria non è già il preludio del tono e dell'accento che assumeranno i discorsi di Gesù? Non dice il Magnificat in anticipo, nel canto della Madre, quanto il Figlio dirà nel suo inno di lode al Padre, che colma di favori i piccoli e i gli umili: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli?» Come è già il Cristo che si sente in colei che è sua Madre, così pure vi si sente l'eco anche dell'Antico Testamento, che è preparazione del Cristo. Il Magnificat è composto tutto da citazioni bibliche; la Madre del Salvatore, dell'atteso da Israele, parla come la Figlia e la Regina dei patriarchi e dei profeti. E questo duplice rapporto con il Figlio, la descrive così bene che il suo canto - richiamo dell'Antico Testamento e preludio al Nuovo - risulta un'opera personalissima, unica nel suo genere e spontanea, sì che essa è diventata familiare a tutto il popolo cristiano. |
domenica 21 dicembre 2014
Vangelo del giorno 22/12/2014
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