Gv 1,6-8.19-28
In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete. | |||
Commento su Gv 1,6-8.19-28 «"Tu, chi sei?". Egli confessò e non negò. Confessò: "Io non sono il Cristo". Allora gli chiesero: "Chi sei, dunque? Sei tu Elia?". "Non lo sono" disse. "Sei tu il profeta?". "No", rispose... "Che cosa dici di te stesso?". Rispose: "Io sono voce di uno che grida nel deserto"». Come vivere questa Parola? Nel nostro cammino di preparazione verso il santo Natale, la liturgia della Parola di questa terza domenica di Avvento ci mette davanti, come sublime modello, la figura di Giovanni Battista, sottolineandone la grande umiltà. Infatti, si constaterà che il Precursore, nella sua risposta ai sacerdoti e ai leviti circa la sua vera identità, non pronunzia mai il suo nome, ma risponde sempre alle loro domande incalzanti con tre negazioni: "Io non sono il Cristo" - "Non sono (Elia)" - "Non sono (il profeta)". Egli si definisce semplicemente come una «voce» che grida e che poi è destinata a dissolversi, una volta espletata la sua missione. Il Battista ci pone davanti a un dilemma fondamentale: o rinnegare se stessi, o rinnegare Cristo. E lui «non negò» Cristo, ma se stesso. È una lezione importante anche per noi, soprattutto per chi ha ricevuto qualche ministero di annuncio della Parola. Il Precursore è pienamente convinto che tutta la sua esistenza è protesa in funzione della venuta del Signore e che egli è solo un indice puntato verso il Cristo. Dobbiamo ammettere che, nella maggioranza dei casi, nessuno di noi arriva a rinnegare Cristo direttamente e formalmente. Ma c'è un'altra forma di negazione più subdola e nascosta, ma equivalente, che è quella di affermare orgogliosamente il proprio "ego" a discapito di Cristo, quando cioè, arrogandoci dei meriti illusori che non sono nostri, rinneghiamo Gesù e la sua Grazia. |
domenica 14 dicembre 2014
Vangelo del giorno 14/12/2014
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