domenica 10 aprile 2016

Vangelo del giorno 11/04/2016

Gv 6,22-29
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Parola del Signore


Commento su Gv 6,22-29

«Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Gv 6,22-29

Come vivere questa Parola?

Ogni opera manifesta e fa conoscere l'autore: per comprendere il più possibile la persona di Gesù, dobbiamo accoglierlo come l'inviato di Dio Padre e come il suo rivelatore. Solo così possiamo avere in noi la vita, imitarlo nella nostra esistenza e arrivare alla salvezza.

Essere cristiani richiede di vivere una profonda dimensione della fede, non solo a parole, ma soprattutto con i fatti. Se la fede è anzitutto un dono di Dio, però anche l'uomo ha la sua responsabilità nell'accettarla o rifiutarla. La fede esige che mettiamo Dio al primo posto nella nostra esistenza, che usciamo dal nostro egoismo per aprirci all'amore di Dio.

Mi unisco alla preghiera di S. Tommaso Apostolo: "Mio Signore e mio Dio!"

Nessun commento:

Posta un commento