Gv 3,16-21
Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. | |||
Commento su Gv 3,16-21 «Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». Gv 3,16-21 Come vivere questa Parola? La parola "mondo" è usata qui per indicare l'umanità tutta intera. In un altro brano biblico leggiamo che Dio ha talmente amato il mondo da mandare il Suo Figlio Unigenito per salvarlo. Qualche volta è detto che il mondo (inteso come mentalità mondana) è "tutto posto nel maligno", cioè è in balia di satana. Ed è molto illuminante quello che qui l'evangelista Giovanni dice per sottolineare questo progetto-volontà di salvezza che Dio ha nutrito da sempre fino a fare sapere che ha mandato il Suo Figlio Unigenito non per istituire un processo nei confronti del mondo ma proprio per salvarlo da tutto ciò che è male, disgrazia, distruzione. Dio, nei nostri riguardi, "si è giocato" fino in fondo. Da Lui, che è Amore sostanziale, che cosa poteva venirci di più prezioso che il dono del Suo Figlio: il Verbo Incarnato Gesù? Lo so: son cose risapute fin dai tempi del catechismo per la Prima Comunione. Ma so anche quanto sia un sapere "insabbiato" in tante notizie e conoscenze da "supermercato massmediale. Signore, ho bisogno urgente di liberare questa radiosa verità da tutta la "sabbia" di ciò che si finisce a dare per scontato. Aiutami. Ti prego, a far tesoro del tempo pasquale per prendermi soste meditative (sia pur brevi) per incontrare Gesù nella sua infinita tenerezza, nella ferma volontà del Padre e Sua, di indicarci strade di salvezza nella benevolenza e nella pace. |
mercoledì 6 aprile 2016
Vangelo del giorno 06/04/2016
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