lunedì 28 settembre 2015

Vangelo del giorno 29/09/2015

Gv 1,47-51
Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore


Commento su GV 1,47-51

«In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».

GV 1,47- 51

Come vivere questa Parola?

Questa settimana siamo provocatoriamente obbligati a pensare agli angeli: la festa di oggi e quella prossima  ci mettono davanti queste persone senza corpo, tutte spirito e anima, che entrano nella nostra vita e ci mediano il mistero di Dio. Nel primo testamento i tre festeggiati di oggi hanno preso anche corpo in alcuni racconti: hanno accompagnato Tobia e guarito Tobi, erano nella fornace con Daniele. Luca ancora, per raccontare l'annuncio a Maria della nascita di Gesù, chiama in causa Gabriele e Giovanni nella sua visione di Patmos vede Michele combattere con il drago, il serpente antico che seduce a terra. 

È bello sapere che esistono persone forti, così legate a Dio da esserne sua diretta mediazione. Le nostre vicende sono attraversate dalle nostre incerte decisioni, dalle nostre paure, dal nostro impegno e entusiasmo. Ma anche da queste forze divine, che non sostituiscono ma rafforzano la volontà di ciascuno di noi quando desideriamo essere sempre più immagine di Dio e fare con amore il suo volere.

Al concretissimo Natanaele Gesù (dopo l'elogio che provoca l'umile riconoscimento di Natanaele della divinità di Gesù) promette la visione di questi angeli che scendono e salgono davanti a Dio. È la promessa della vita interamente condivisa con Dio, in un faccia a faccia impossibile per gli ebrei, ma reso tale per tutti nel mistero dell'incarnazione.
Signore, i tuoi arcangeli proteggano la nostra esistenza. Con la loro forza guariscano i nostri scoraggiamenti, ci aiutino a combattere per il bene e ci portino a vederti faccia a faccia.

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