Gv 3,31-36
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. | |||
Commento su Giovanni 3,31-36 Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Gv 3,31-36 Come vivere questa parola? Dopo il colloquio di Gesù con Nicodemo intorno alla necessità di una nuova nascita dallo Spirito e l'accoglienza di Gesù come dono di amore del Padre, l'evangelista evidenzia l'ultima testimonianza del Battista, testimonianza di uno che ha saputo vedere in Gesù l'Inviato del Padre. Per Nicodemo e per ogni credente, Giovanni Battista è un esempio da imitare per la sua vita di fede spesa a servizio di Dio e dei fratelli. Come lui, il vero discepolo è cosciente di essere della terra, cioè fragile, limitato. Però è anche cosciente della potenza dello Spirito ricevuta dall'alto, cerca di vivere con Gesù e di farlo conoscere agli altri, anche se non tutti ascolteranno le sue parole. Egli deve vivere umilmente nella logica del seme che muore per dare frutto, frutto in abbondanza. Nella mia pausa contemplativa oggi, rifletterò sul mio rapporto con Gesù alla luce del Battista che sapeva rinunciare a se stesso per aprirsi a Gesù e al servizio degli altri. Signore Gesù tu sei colui che viene dall'alto, mentre io sono della terra; tu sei colui che testimonia ciò che hai visto e udito presso il Padre, non lasciarmi trascinare dai miei limiti. Aiuta la mia poca fede! Gesù risorto credo in te, spero tutto da te! |
mercoledì 15 aprile 2015
Vangelo del giorno 16/04/2015
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