giovedì 15 ottobre 2015

Vangelo del giorno 15/10/2015

Lc 11,47-54
Sarà chiesto conto del sangue di tutti i profeti: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

Parola del Signore


Commento su Lc 11,47-54

"Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare
voi l'avete impedito".


Lc 11,47-54

Come vivere questa Parola?

Molto intensa questa metafora usata da Gesù: "la chiave della conoscenza"! "Conoscere", non è cosa da poco. Soprattutto se si tratta di cose che riguardano Dio e il suo rapporto con noi.

La chiave esige una serratura non arrugginita, non difficoltosa a essere usata dalla chiave stessa. 

Fuori metafora, credo che possiamo intendere così: l'ambito di Dio e di tutto quello che lo riguarda è strettamente in funzione della sua stessa identità che è AMORE.

E' evidente che la chiave della conoscenza di Dio, dei suoi attributi, della sua giustizia e misericordia infinita non appartiene ad altri che a quanti sanno amare, cioè esercitano la capacità di conoscere solo in funzione di quell'amore che viene da Dio e tutto a Dio conduce.

Non è il caso d'impegnarci, in questa sede, a distinguere la conoscenza razionale e scientifica che, oggi soprattutto, progredisce continuamente.

Ce ne rallegriamo, felici di utilizzarne le conseguenze per il bene di tutti. 

Tuttavia il nostro cuore profondo anela a quella conoscenza di Dio che la Bibbia, in una lettura guidata dalla Chiesa, ci può donare se appunto siamo forniti di questa chiave di cui parla Gesù: una chiave non di... ferro ma di umile paziente amore.
Signore Gesù, dammi un cuore semplice ma non semplicista, una ricerca assidua della verità ma impregnata di umiltà, perseveranza e ardente amore.

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