Lc 11,47-54
Sarà chiesto conto del sangue di tutti i profeti: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa. | |||
Commento su Lc 11,47-54 "Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l'avete impedito". Lc 11,47-54 Come vivere questa Parola? Molto intensa questa metafora usata da Gesù: "la chiave della conoscenza"! "Conoscere", non è cosa da poco. Soprattutto se si tratta di cose che riguardano Dio e il suo rapporto con noi. La chiave esige una serratura non arrugginita, non difficoltosa a essere usata dalla chiave stessa. Fuori metafora, credo che possiamo intendere così: l'ambito di Dio e di tutto quello che lo riguarda è strettamente in funzione della sua stessa identità che è AMORE. E' evidente che la chiave della conoscenza di Dio, dei suoi attributi, della sua giustizia e misericordia infinita non appartiene ad altri che a quanti sanno amare, cioè esercitano la capacità di conoscere solo in funzione di quell'amore che viene da Dio e tutto a Dio conduce. Non è il caso d'impegnarci, in questa sede, a distinguere la conoscenza razionale e scientifica che, oggi soprattutto, progredisce continuamente. Ce ne rallegriamo, felici di utilizzarne le conseguenze per il bene di tutti. Tuttavia il nostro cuore profondo anela a quella conoscenza di Dio che la Bibbia, in una lettura guidata dalla Chiesa, ci può donare se appunto siamo forniti di questa chiave di cui parla Gesù: una chiave non di... ferro ma di umile paziente amore. Signore Gesù, dammi un cuore semplice ma non semplicista, una ricerca assidua della verità ma impregnata di umiltà, perseveranza e ardente amore. |
giovedì 15 ottobre 2015
Vangelo del giorno 15/10/2015
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