Mc 10,17-30
Vendi quello che hai e seguimi. | |||
Commento su Mc 10,17-30 "Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza". Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni". Mc 10,17-30 Come vivere questa Parola? È un incontro particolare questo di Gesù con un tale che è interessato a trovare presso il Signore una parola di conferma alla sua vita. Appena Gesù gli ricorda che il binario su cui far correre bene l'esistenza è la Legge data da Dio a Mosè, quel tale si rassicura. Dice infatti di aver sempre vissuto secondo i Comandamenti del Signore. A questo punto Gesù "fissò lo sguardo su di lui e lo amò". Un'antica traduzione dice: "e lo baciò". C'è dunque un movimento di grande compiacenza del Signore per questa creatura capace di dare a Dio semplicemente quello che a Dio è dovuto. Ed è l'affettività della persona di Cristo Dio e anche pienamente uomo che attraverso l'intensità espressiva dello sguardo si comunica a quel tale e... anche a noi. Gesù ora lancia l'invito più forte: "Va', vendi quello che hai e dallo ai poveri". Aggiunge subito ciò che quel tale troverà: un tesoro nel Regno dei cieli. L'esito è tutt'altro che entusiasmante: quel tale se ne va via triste, perché "possedeva molti beni". Ieri oggi domani e sempre questa pagina dice più di un trattato di saggezza. Sì, non la ricchezza in se stessa ma l'attaccamento ai soldi alla roba alle persone, e il fare della vita una corsa al "più avere" è assicurare tristezza vuoto e spesso follia al cuore di chi tiene avidamente in mano qualsiasi possesso gestito egoisticamente. Signore, che hai fatto della povertà la prima delle tue beatitudini, fammi capire che essa è il trampolino di lancio verso una vita vera perché libera buona e aperta al dono, mai all'egoistica pretesa. |
sabato 10 ottobre 2015
Vangelo del giorno 11/10/2015
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