Lc 11,29-32
Non sarà dato alcun segno a questa generazione, se non il segno di Giona. | |||
Commento su Lc 11,29-32 "Come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione". Lc 11,29-32 Come vivere questa Parola? La richiesta di "segni" che motiva l'intervento di Gesù, in questo paragrafo, non è qualcosa di nuovo nella Bibbia. E neppure qualcosa di sbagliato. Grandi personaggi del passato avevano chiesto a Dio che convalidasse con un segno quanto percepivano come una esigenza, nel timore di confondere le proprie attese o illusioni con la volontà di Dio. Credere è consegnarsi a Dio con un gesto gratuito e fiducioso, perché si è accolto "il segno" che Egli ci ha dato nella persona di Gesù, Egli è il segno che "Dio ha amato il mondo da dare a noi suo Figlio". Di fronte all'inabissarsi di Gesù nella morte perché io risorgessi con Lui a vita nuova, come dubitare ancora di un amore che ci precede e ci accompagna, anche nei momenti difficili? Come non affidarsi, sia pure nel buio di situazioni che al momento sembrano irrisolvibili? Proverò a porre un atto di fede autentica, consegnando a Dio le mie preoccupazioni, i miei sogni, le mie attese, tutto me stesso. Signore Gesù, solo in Te riposa l'anima mia; Tu sei la mia salvezza. |
domenica 11 ottobre 2015
Vangelo del giorno 12/10/2015
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