Lc 11,5-13
Chiedete e vi sarà dato. | |||
Commento su Lc 11,5-13 «Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». Lc 11,5-13 Come vivere questa Parola? L'insegnamento della preghiera è per Gesù di massima importanza. Egli infatti sa con assoluta certezza che chi "chiede cerca bussa" alla porta del Padre Celeste, otterrà troverà, gli sarà aperto. Proprio per dimostrare l'assolutezza di questa verità, Gesù narra la parabola di un Padre in normale rapporto di affettuosa comunicazione con il Figlio amato. La bellezza del racconto sta tutta nei forti contrasti su cui si impianta la domanda: può forse un padre dare una pietra in risposta al figlio che gli sta chiedendo un pane? Altro icastico contrasto; quello della serpe invece del pesce. Immaginiamo la paura del ragazzo che, al padre forse pescatore di buon pesce, ne ha chiesto per sfamarsi; gli viene invece presentato un serpente. Infine un contrasto ancora più forte: quello tra un semplice ma salutare uovo chiesto dal figlio e quel velenosissimo animale che vien dato: uno scorpione. Con questa cornice di forte colore narrativo che stimola l'immaginazione, Gesù più decisamente sospinge l'attenzione in Alto. In che senso? Perché se è impensabile per Gesù che un padre si abbrutisca nel dare risposte cattive di fronte al reale bisogno del figlio affamato, tanto più è impensabile che il Padre del Cielo ricusi il dono per eccellenza: lo Spirito Santo a chi glielo chiede pregando. Signore, a volte sperperiamo la preziosità della preghiera in richieste stupide o di poco conto, o tutte riguardanti l'ambito delle cose materiali o quello soltanto della nostra famiglia. Ti prego, sveglia il nostro cuore, perché soprattutto chiediamo che sia acceso vivificato guidato dal tuo Spirito Santo: il dono per eccellenza. |
giovedì 8 ottobre 2015
Vangelo del giorno 08/10/2015
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