giovedì 18 febbraio 2016

Vangelo del giorno 19/02/2016

Mt 5,20-26
Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

Parola del Signore


Commento su Mt 5, 20-26

«Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono».

Mt 5, 20-26

Come vivere questa Parola?

Il tempo di Quaresima che stiamo vivendo è soprattutto tempo di perdono, di riconciliazione con i fratelli. La Parola di Gesù nel Vangelo odierno ci ricorda perentoriamente che l'offerta del culto deve avere un riferimento essenziale alla riconciliazione con il proprio fratello: «Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono».

La liturgia esige di essere vissuta nella comunione fraterna. Se questa è stata in qualche modo spezzata, deve essere previamente ristabilita. Perché non è possibile, per Gesù, sperimentare una vera comunione di preghiera soltanto con Dio, escludendo i fratelli. Dio e i fratelli sono inseparabili! Davanti all'unico altare del Signore trovano posto solamente uomini e donne riconciliati fra di loro.

È questo un insegnamento fondamentale che dobbiamo imprimere bene nel nostro cuore e nella nostra vita, sempre, ma soprattutto in questo sacro tempo quaresimale.

Oggi, mediterò attentamente questa Parola di Gesù nel suo Vangelo e farò un accurato esame di coscienza per cercare di estirpare dal mio cuore, in questo tempo quaresimale, ogni risentimento, astio, rancore nei confronti di qualche fratello.

Nessun commento:

Posta un commento