martedì 1 marzo 2016

Vangelo del giorno 02/03/2016

Mt 5,17-19
Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Parola del Signore


Commento su Mt 5,17-19

Non è un anarchico, il Signore Gesù, non vuole radere al suolo il passato, né ritiene inutile e dannosa l'esperienza religiosa o la sua storicizzazione. Spesso è accusato dai suoi contemporanei di essere un distruttore, uno che vuole radere al suolo l'esperienza di Israele. Nulla di più sbagliato! Sappiamo che la primitiva alleanza fra Dio e il suo popolo con le indicazioni, le parole donate da Dio all'umanità, quelle che noi impropriamente chiamiamo dieci comandamenti, era cresciuta nei secoli e le norme erano state accresciute e moltiplicate a dismisura passando da dieci a oltre seicento. Precetti che tutti pensavano fossero comunque derivati da Dio anche se chiaramente si occupavano di minuzie. Gesù si distacca da questa interpretazione, considera tradizione degli antichi molte delle norme della Legge orale e discute animatamente, su questo, con i devoti farisei. Ma, oggi lo specifica bene, non vuole abolire ma riportare alla propria origine ogni norma, ogni precetto. La regola diventa la forma dell'amore, il modo di concretizzare il bene con cui ricambiamo l'amore che Dio ha verso ciascuno di noi. Solo in questa logica capiamo l'esigenza di una vita buona formata alla scuola del vangelo.

Nessun commento:

Posta un commento