Mt 5,17-19
Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli. | |||
Commento su Mt 5,17-19 Non è un anarchico, il Signore Gesù, non vuole radere al suolo il passato, né ritiene inutile e dannosa l'esperienza religiosa o la sua storicizzazione. Spesso è accusato dai suoi contemporanei di essere un distruttore, uno che vuole radere al suolo l'esperienza di Israele. Nulla di più sbagliato! Sappiamo che la primitiva alleanza fra Dio e il suo popolo con le indicazioni, le parole donate da Dio all'umanità, quelle che noi impropriamente chiamiamo dieci comandamenti, era cresciuta nei secoli e le norme erano state accresciute e moltiplicate a dismisura passando da dieci a oltre seicento. Precetti che tutti pensavano fossero comunque derivati da Dio anche se chiaramente si occupavano di minuzie. Gesù si distacca da questa interpretazione, considera tradizione degli antichi molte delle norme della Legge orale e discute animatamente, su questo, con i devoti farisei. Ma, oggi lo specifica bene, non vuole abolire ma riportare alla propria origine ogni norma, ogni precetto. La regola diventa la forma dell'amore, il modo di concretizzare il bene con cui ricambiamo l'amore che Dio ha verso ciascuno di noi. Solo in questa logica capiamo l'esigenza di una vita buona formata alla scuola del vangelo. |
martedì 1 marzo 2016
Vangelo del giorno 02/03/2016
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