lunedì 24 agosto 2015

Vangelo del giorno 25/08/2015

Mt 23,23-26
Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».

Parola del Signore




Commento su Mt 23,23-26

L'esteriorità che prende tutto il nostro atteggiamento...

Ecco il fariseo cieco e ipocrita.
Ecco come anche ciascuno di noi, nei rapporti con se stesso, con gli altri e anche con Dio raggiunge lo stato della cecità e della ipocrisia.
Ecco allora le contraddizioni: "filtrare il moscerino e ingoiare il cammello", "pulire l'esterno del bicchiere e lasciare sporco l'interno", "assolvere alle norme più minuziose e trascurare la legge di Dio e dell'uomo".
L'esteriorità diventa la copertura di ogni peccato e dell'egoismo.
Occorre una purificazione, dice Gesù, sempre ripartendo dal'interno, da quella interiorità che fa brillare l'esterno come segno dell'umanità.
Il cammino dell'umanità di ciascuno deve ripartire proprio da questa interiorità che spesso ci viene a mancare perché ci lasciamo prendere da questo apparire che non fa brillare, da questo essere davanti a noi che nasconde l'essere dentro di noi, da una osservanza legale che va a scapito di quella vitale.
Ognuno è chiamato a ripulire l'interno del suo bicchiere rimasto sporco.

RIAPPARIRA' LA BRILLANTEZZA DELL'UMANITA' DI CIO' CHE SIAMO

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