Lc 10,1-9
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai. | |||
Commento su Lc 10,1-9 "In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!"." Lc 10,1-9 Come vivere questa Parola? Nella pagina di vangelo di Luca che leggiamo oggi per festeggiare Timoteo e Tito, sono raccolti tutti i consigli che Gesù aveva lasciato ai suoi per portare la buona notizia. È un po' il mansionario dell'evangelizzatore! Prima regola: andare! Gesù contestualizza ogni suggerimento di come dire e fare, dentro ad un movimento. I discepoli vanno verso le persone, entrano nelle loro case, non aspettano di essere cercati. Perché chi ha bisogno della buona notizia a volte non lo sa. E chi ha la buona notizia, la deve portare là dove non è ancora arrivata. Seconda regola: andare in sobrietà, senza pretese, né di essere attesi, amati, riconosciuti, né di ricevere compensi per la propria presenza. Terza regola: presentarsi in pace, portando la pace! E se la pace è rifiutata, andarsene, neanche cominciare, né provocare o esasperare. La pace è la premessa per accogliere la buona notizia. La pace è un inizio che ritroviamo in noi come dono, ma che possiamo far crescere solo interagendo con gli altri. La pace si costruisce trafficandola, vivendo e lavorando insieme. Allora diventa possibile e si fa sinonimo di armonia, di disponibilità all'incontro con l'altro, senza pretese o attese esagerate nei confronti degli altri e di se stessi. La pace però è difficile, basta rifiutarla per precludere ogni suo ulteriore sviluppo. Signore, ci sia pace nelle nostre case, nelle nostre comunità. Pace che sia assenza di timori, di pigrizia, di invidia e gelosie, che sia voglia di cambiare, di crescere, amando e portando vita, la tua vita, ovunque. |
lunedì 25 gennaio 2016
Vangelo del giorno 26/01/2016
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