Gv 1,35-42
Abbiamo trovato il Messia. | |||
Commento su Gv 1,35-42 Che cosa cerchiamo quando cerchiamo Dio? Sicurezza? Protezione? Pace interiore? Fortuna? La prima parola pronunciata da Gesù, nel vangelo di Giovanni, è una domanda. Siamo convinti che la fede sia un blocco di certezze inamovibili, che il dubbio di fede vada allontanato e rimosso, segno di poca forza interiore. Gesù, invece, inizia il suo ministero seminando dubbi. Che cercate? Chiede inaspettatamente ai discepoli di Giovanni che lo seguono. No, non cerca discepoli a tutti i costi il Signore, non blandisce, non seduce. Vuole che i discepoli si interroghino sulle ragioni della loro scelta. Dio non vuole mezzi uomini e mezze donne al suo seguito, non sa che farsene di cristiani che fanno della loro fede un rifugio, una cuccia, una via di fuga dal mondo. Andrea e Giovanni certo non si aspettavano una domanda del genere. Sono spiazzati e rispondono ponendo una nuova domanda, come a guadagnar tempo, come a chiedere una pausa. Gesù li incoraggia, ora: venite e vedrete. La fede non è credere in qualcosa, ma seguire qualcuno, andare a vedere. Vanno, questa volta, e vedono, e restano. Quel giorno è l'inizio della loro vita vera. |
mercoledì 4 gennaio 2017
Vangelo del giorno 04/01/2017
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