Mt 11,25-30
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. | |||
Commento su Mt 11,25-30 «Il mio giogo è dolce, il mio peso è leggero». Mt 11,25-30 Come vivere questa Parola? Il santo che, secondo molti teologi spirituali, ha rappresentato più da vicino Gesù vivendone pienamente il Vangelo, è San Francesco. Così ci spieghiamo la sua "santa letizia" il contrario della baldoria senza argini etici, espressione vera, invece di un amore senza ombre egoiche. Per questo l'invito che Gesù fa a ogni uomo, specie al più ferito e sofferente, è anzitutto all'insegna del realismo. Vivere infatti è bello, ma è anche faticoso, perché devi affrontare difficoltà di ogni tipo: ecco il giogo. Vivace è l'avventura esistenziale che ti presenta opportunità interessanti, ma a volte ne senti il peso. Potrebbe insorgere un interrogativo: Il serio impegno del cristiano aggrava dunque la situazione? No! Al contrario per il cristiano è dolce il giogo, se è vero impegno a uscire dell'egoismo dando il meglio di sé nelle varie incombenze. Ma il peso - dice il senso comune - resta peso. Niente da fare! Verissimo: Diventa leggero quando non lo porti più da solo ma in compagnia di Gesù. Signore, fammi persuaso che dolcezza e levità sono categorie evangelico - esistenziali perché vengono dal Tuo averci amato per primo. Con Te, in Te, vado speditamente su strade di sole, proprio perché il tuo giogo non mi schiaccia, il tuo peso non mi opprime se tutto tu trasformi in amore. |
martedì 4 ottobre 2016
Vangelo del giorno 04/10/2016
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento