Gv 16,29-33
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo! | |||
Commento su Gv 16,29-33 Difficile misurare la propria fede. Difficile sapere se siamo o meno capaci di professare la nostra fiducia nel Dio di Gesù. Difficile, soprattutto, quando le cose vanno male o non vanno come avremmo sperato. Quando ci sembra tutto chiaro, come accade agli apostoli prima dell'arresto, in realtà ancora non abbiamo sperimentato il limite del nostro limite, la misura della nostra fragilità. Quante volte pensiamo (speriamo) di avere alle spalle un solido percorso di fede ed invece ci troviamo a rimettere tutto in discussione? Proprio la luce dell'ascensione ci rassicura: Gesù è salito al cielo per essere presente qui e ovunque. E chiede di dimorare nella pace che è la sua presenza. Siamo amati, siamo nelle mani e nell'abbraccio fiducioso di Dio, cosa dobbiamo temere? Anche quando il mare è in tempesta se ci immergiamo nella profondità degli abissi troviamo la calma assoluta. Così nella nostra vita: se troviamo il tempo ed il coraggio di dimorare nelle profondità dello Spirito, possiamo trovare quella pace che Dio solo può dare, che non risolve i problemi, ma ci aiuta a vederli in una luce nuova. La luce della fede. |
domenica 28 maggio 2017
Vangelo del giorno 29/05/2017
sabato 27 maggio 2017
Vangelo del giorno 28/05/2017
Mt 28,16-20
A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. | |||
Commento su Mt 28,16-20 Egli è con noi, fino alla pienezza dei tempi. Non se n'è andato, non ci ha lasciato soli, non è fuggito. È tornato al padre per restare, per insegnarci a diventare adulti, nell'umanità e nella fede. Oggi inizia il faticoso ed esaltante tempo della Chiesa! Oggi è la festa della presenza eterna di Cristo in mezzo a noi per sempre! Per essere definitivamente presente Gesù aveva bisogno di non avere più limiti di tempo, di spazio. Eterno, egli dimora in seno al Padre e in questa eternità ha un corpo di uomo. Oggi è la festa della moltiplicazione e della estensione dell'amore di Cristo per cui ognuno può dire, nella fede, a ragione: io ho incontrato Cristo. Lo stesso Cristo che ha camminato con i piedi impolverati duemila anni fa, lo stesso Cristo riconosciuto presente nelle comunità primitiva. Di più. Ora, in Dio, c'è un uomo. In questa pienezza di assoluto che non riusciamo a raffigurare c'è il volto ben definito di un uomo: Gesù di Nazareth. Non vi sentite più a vostro agio? Lo sguardo di Dio è lo sguardo penetrante e tenero di un uomo straordinario come era Gesù di Nazareth. Ora Dio sa, per sempre, cosa significa essere uomo. Conosci la fatica del lavoro? Anche Dio. Conosci la gioia della festa? Anche Dio. Conosci il conforto dell'amicizia? Anche Dio. Conosci il giudizio tagliente e inumano? Anche Dio. E, infine, l'inimmaginabile: conosci la morte? Anche Dio. Nulla, solo il peccato, che è l'anti-umanità, è ormai estraneo a Dio. È straordinario pensare a questa indicibile intimità tra Dio e ciascuno d noi. Indicibile ma reale! |
venerdì 26 maggio 2017
Vangelo del giorno 27/05/2017
Gv 16,23-28
Il Padre vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto. | |||
Commento su Gv 16,23-28 Quel giorno non mi domanderete più nulla. In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Gv 16,23-28 Come vivere questa Parola? Il verbo greco aitéo indica la preghiera di richiesta, una richiesta fatta nel nome di Gesù, uniti a Lui. In questo brano evangelico Gesù ci suggerisce di chiedere al Padre nel Suo Nome, di pregare attraverso di Lui. Ecco anche perché le preghiere liturgiche terminano sempre con l'invocazione per Cristo Nostro Signore, alla quale noi rispondiamo: Amen! "Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, Egli ve la darà". Quante volte noi dubitiamo che le nostre preghiere vengano ascoltate. Ma Gesù ce ne dà la conferma: non solo le preghiere vengono ascoltate, ma esaudite. Per questo dobbiamo chiedere al Padre. Chi chiede al Padre è il Figlio, è colui che si sente figlio. Noi molte volte trattiamo Dio da Padrone, e ci dimentichiamo che Dio Padre ascolta la preghiera del bambino, del povero, dell'ammalato, di colui che si fa piccolo, umile e si nasconde nel palmo della sua mano, certo di venire esaudito. Questo è l'atteggiamento che dobbiamo fare crescere: la certezza di essere esauditi... che si chiama fede! Signore aumenta la mia fede! |
Medjugorje Messaggio del 25/05/2017
Medjugorje Messaggio del 25 maggio 2017
"Cari figli! L’Altissimo mi ha permesso di invitarvi di
nuovo alla conversione. Figlioli, aprite i vostri cuori alla grazia alla quale
tutti siete chiamati. Siate testimoni della pace e dell’amore in questo mondo
inquieto. La vostra vita qui sulla terra è passeggera. Pregate affinché
attraverso la preghiera aneliate al cielo e alle cose celesti ed i vostri cuori
vedranno tutto in modo diverso. Non siete soli, Io sono con voi e intercedo per
voi presso mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
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